La valutazione del personale
In un mondo del lavoro sempre più
internazionale e competitivo dove le nostre skills vengono spesso confrontate
con i nostri colleghi stranieri è di fondamentale importanza la valutazione
periodica delle risorse presenti in azienda. Con la valutazione del personale
si valutano le persone, la performance, il potenziale e le competenze. Una
buona valutazione del personale consente di migliorare il colloquio
“gestionale” tra capo e collaboratore, oltre a evidenziare necessità di
sviluppo organizzativo e premiare le risorse migliori. Il tutto nell’ottica di
un miglioramento dei risultati gestionali.
La valutazione del personale è importante perché:
−
Promuove le best
practice,
vale a dire incentiva comportamenti premianti che portano al successo e a un
eventuale avanzamento di carriera.
−
Valuta le competenze di
un candidato, ossia esamina le
competenze che possiede ciascun candidato e le skills richieste per ciascun ruolo – nel caso in cui le
competenze di un candidato non siano allineate con il ruolo si procede con
la formazione oppure con una job rotation. Lo scopo è
quello di ottimizzare le risorse quindi di avere
la persona giusta al posto giusto.
−
Valuta il potenziale di
ciascun candidato, ossia permette
di capire se la
persona ha le basi per sviluppare il proprio potenziale e quindi è in grado
di performare ancora meglio.
−
Aumenta il livello di engagement ed
è noto che le persone ingaggiate che si sentono parte integrante di un’azienda
producono di più.
−
Incentiva il processo di autoconsapevolezza da parte dei valutati attraverso
l’utilizzo del feedback e dell’autovalutazione personale.
− Promuove una politica retributiva equa basandosi sull’equità interna: una retribuzione proporzionata in base ai vari livelli di responsabilità ovvero su equità esterna: una retribuzione frutto di un confronto con il mercato esterno per vedere effettivamente quanto viene pagato il dipendente dall’azienda e dalle altre competitor. Il tutto per decidere se la persona va retribuita in linea con il mercato, al di sopra del mercato o al di sotto del mercato.
Come anticipato poc'anzi gli oggetti della valutazione sono
la posizione, la prestazione e il
potenziale.
La posizione valuta
il presente e i risultati attesi da un determinato ruolo e dalla persona che
occupa quel ruolo. L’analisi della posizione consente di capire se ci sono
risorse idonee con le giuste competenze per eventuali avanzamenti di carriera.
La prestazione valuta ciò che un dipendente ha raggiunto rispetto a ciò che gli è
stato richiesto. Il tutto si misura in primo luogo con la misura dei dati, poi
con un feedback da parte del responsabile e infine con un riscontro da parte di
clienti in caso di aziende che si interfacciano con terzi.
Il potenziale
valuta il futuro, ossia il contributo che la persona potrebbe dare in negli
anni a venire. Ci dà i parametri per un eventuale sviluppo di carriera.
La valutazione del personale può avvenire con o senza il
coinvolgimento del valutato. Con il coinvolgimento del valutato la valutazione
avviene attraverso test, esercitazioni e prove individuali o di gruppo mentre
senza il coinvolgimento del valutato la valutazione avviene attraverso
l’osservazione diretta dei supervisori.
Discorso a parte meritano la valutazione delle competenze.
Possiamo parlare di competenze individuali dette anche bottom up, in cui si osservano le persone e le competenze
organizzative oppure top down, che
determinano le condizioni di successo.
Le competenze maggiormente osservate in ambito lavorativo
sono le competenze personali (per esempio autocontrollo, fiducia di sé,
flessibilità), le competenze cognitive (per esempio pensiero analitico e
capacità tecnico-professionali), competenze manageriali (per esempio
assertività e uso del potere, teamworking e leadership), realizzative (per
esempio orientamento al risultato, proattività e problem solving), relazionali
(per esempio relazioni interpersonali e assertività).
Alla luce di questo breve excursus teorico sulla valutazione
del personale il mio consiglio è quello di dimostrare sempre la vostra bravura
e la vostra professionalità: anche se pensate di aver raggiunto un posto di
lavoro stabile, il vostro operato sarà sempre sotto osservazione quindi date sempre
il massimo di voi e non abbassate mai la guardia, potrebbero esserci
interessanti sviluppi di carriera, bonus di produttività e soprattutto
mostrerete agli altri di essere sempre on
top, facendovi apprezzare e diventando veri e propri leader!
Francesca Sardella
Responsabile della Selezione del Personale
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