Il lavoro non va in vacanza: consigli sulla ricerca attiva di opportunità
Il lavoro si prende una pausa? Assolutamente no…. Anzi il periodo “ferragostano” è il momento
migliore per inviare il proprio profilo sia alle job attive che in modalità candidatura spontanea
Parlando di pausa, il mondo del lavoro ormai risulta fermo dallo scorso inverno, quando nel nostro
Paese è arrivata la pandemia, la quale ha bloccato tutto il sistema lavorativo.
Se le aziende hanno preferito attendere periodi migliori, lo stesso hanno fatto alcuni candidati in
cerca di opportunità oppure che sono rimasti senza impiego durante il lockdown, sopratutto nel caso
di contratti a termine.
L’atteggiamento del rimandare, non è corretto, anzi deposiziona le qualità e le competenze,
l’atteggiamento giusto quindi resta dotarsi di proattività verso sia nuove skills da aggiungere al
proprio bagaglio, in modo da non restare indietro che proporsi in maniera attiva ai responsabili HR
e manager aziendali.
Ad es, in questi mesi abbiamo assistito ai corsi e webinar proposti da alcune piattaforme
specializzate come Udemy, piuttosto che società del lavoro, sia totalmente gratuiti che non.
La formazione in Italia, secondo un paradigma comune, rimane appannaggio per la fuoriuscita e
spreco di danaro, in realtà in parte è cosi: se si continua a percorrere la stessa linea formativa
imboccata all'università, è cosi, ma se al contrario ci si orienta verso nuove competenze allora non è
dispersione di danaro, anzi interesse verso competenze trasversali. Questo è confermato dalla
mancanza nel trovare profili per “riempire” posizioni vacanti in ambito digital & IT, figlia di una
cultura per cui per anni la formazione in ambito solamente umanistico o nozioni basilari in campo
informatico era la strada corretta per l’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro
Essere pro-attivi assieme alla buona volontà sono caratteristiche apprezzate in azienda, queste unite
ad una comunicazione di qualità nell'affermare quali sono le competenze possedute è che si
vorrebbero trasmettere all'azienda ideale, d’altronde le aziende cercano skills ma non candidati che
sono alla ricerca di opportunità, qualsiasi essa sia.
Il mindset attuale, però rimane ancorato, allo rimandare la ricerca di opportunità complice sia la
ripartenza che il periodo estivo, cosi facendo però di fronte a risorse attive, si rischia di creare
maggiore competitività rimanendo inattivi, proprio agosto è il periodo in cui la competizione
decresce, quindi ottimo per inviare il proprio curriculum vitae.
Il mondo del lavoro è cambiato, niente sarà come prima, quindi dotiamoci di quel mindset utile alla
ripartenza!
Il mondo del lavoro post -covid
il mondo del lavoro post – covid presenta uno scenario post- bellico, realtà che hanno perso
fatturato, settori che soffocano ed individui che si sono ritrovati in strada, a causa del non rinnovo
dei loro contratti.
Questo figlia di una cultura organizzativa ed di un sistema che andava cambiato, di cui si parlava da
anni, ma poi è arrivato tutto di un tratto il cambiamento, ad es lo smart working piuttosto che il
lavoro per veri obiettivi, cui ancora oggi ci si interroga.
Sia le aziende che i candidati devono
orientarsi verso la digitalizzazione ed la flessibilità di mansioni, ruoli e competenze da aggiungere
al loro bagaglio, che sempre più diventa sempre esigente
La ricerca attiva del lavoro: consigli su come muoversi
Come cercare impiego? Dove?
Quando si parla di ricerca attiva si fa riferimento all'atteggiamento
pro-attivo nella ricerca di un
impiego, pertanto non solo annunci ma anche invio in maniera spontanea del proprio profilo.
La prima azione da compiere è la redazione del proprio CV:
- CV non europeo: il CV europass non rende l’idea delle competenze, capacità possedute, il migliore
resta quello personalizzato, che si trovano in rete ad es Canva, in cui inseriamo sia le esperienze
maturate che le skills;
- Lettera di presentazione: documento che esprime la motivazione alla nostra candidatura, ed il
perché una realtà dovrebbe prendere in considerazione il nostro profilo.
Generalmente va costruita indicando nelle prime righe chi siamo, le nostre competenze possedute,
in seguito nel corpo centrale la motivazione che ci spinge sia alla candidatura ed al perché proprio
noi siamo adatti per quella company;
- Consultazione annunci: Ricerca impiego è un lavoro, la prima azione da compiere è consultare i
siti specialistici quali: Indeed, Monster, Infojobs, Neuvoo, Bianco lavoro.
Una volta entrati nella
loro pagina, si inserisce in alto la parola chiave e la Città, territorio dove orientarsi;
- Iscrizione agli aggregatori di lavoro: Iscriversi ai portali di lavoro, quali Infojobs, Monster e
Neuvoo come se fosse un CV personale;
- Ricerca attiva su Linkedin: contattare i Responsabili delle risorse umane oppure i Recruiter,
indicando la vera motivazione per cui vorremmo essere assunti in quella determinata realtà, mai
allegare il CV senza prima una presentazione
Fondamentale proporre le competenze, ma non la necessità di lavorare senza un orientamento
preciso e ben costruito;
- Ricerca realtà: Ricercare le aziende del proprio territorio, sia su Google, che in maniera attiva, ad es
con il sistema di report aziende, vd qui: https://www.reportaziende.it/ricerca-ateco, dove inserendo
sia il settore di riferimento che la Città o Regione viene fuori la lista di aziende
Conclusioni
La ricerca di un lavoro è un’attività che richiede innanzitutto analisi delle competenze, capacità
possedute su cui successivamente lavorare per la preparazione degli strumenti per la ricerca di
lavoro.
Se si riesce anche a preparare una video – presentazione per il successivo invio, da l’idea di
professionisti con un mindset flessibile ed orientato alla formazione e aggiornamento continuo
Non fermiamoci in Agosto, minore è la competitività, portiamoci il PC al mare, ma non rimaniamo
fermi!
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