Il mondo del lavoro è notevolmente mutato, nella loro corsa frenetica le imprese hanno
subito una battuta d’arresto, causa effetto pandemico ancora in corso.
Si è passati da una normalità ad un congelamento delle assunzioni secondo piano
aziendale, questa trasformazione richiede mindset e competenze nuove, a questo si
aggiungono le strategie pro- attive per la ricerca di impiego.
Se la società è mutata, cosi sta succedendo in tutto il mondo a prescindere dalla
grandezza delle aziende
Il digital è la prima competenza che permette di ricercare impiego, fino a qualche anno fa il
suo ruolo era visto in senso negativo, si temeva che potesse determinare un’impennata
della disoccupazione, invece come abbiamo visto ha salvato il mondo delle imprese grazie
al remote working.
Il digital inoltre è diventato volano per una nuova offerta di lavoro composta da professioni
in ambito IT, web e marketing ad es, le attività legate alla vendita e-commerce piuttosto i
sviluppatori di Applicazioni per servizi o prodotti.
La ricerca del lavoro nel corso degli anni è stata sottoposta a mutamenti continui: dalla
pubblicazione sulle prime riviste, alla nascita di Internet alla fine degli anni 90.
Il web pertanto si configura come uno degli strumenti dove poter instaurare sia “reti
professionali” (la cerchia è fondamentale), che vetrina per mostrare le proprie skills
maturate, e quelle su cui stiamo studiando per aumentar il nostro background
professionale.
Il semplice CV inviato come risposta alle inserzioni non basta più, bisogna
essere originali, innovativi e protagonisti attivi, difatti da qualche settimana Linkedin ha
introdotto il video colloquio, dove il candidato ha modo di esprimere a tutto tondo le
qualità, capacità, competenze che ha maturato.
Proattività, assieme ad un piano strategico composto di azioni e strumenti pertanto
costituiscono la base di partenza per ricercare opportunità da oggi ai prossimi mesi che
verranno.
Il nuovo mondo del lavoro
Il lavoro in modalità agile e flessibile ha cambiato il mondo del lavoro, pertanto affinché si
possa continuare a processare obiettivi e compiti assegnati, le imprese ricercano nuove
skills.
Cosa si intende per skills? Competenze, conoscenze ed abilità, ossia le nozioni che
abbiamo appreso nel nostro percorso di studi che la loro applicazione e trasferibilità nei
contesti professionali.
Confermato da alcuni sondaggi effettuati in questi mesi, le nuove competenze di cui le
imprese necessitano sono:
- Digital, gli obiettivi assegnati ormai richiedono il supporto del web sia per la redazione di
documentaristica, che per attività di data entry. Tutti i settori sono stati coinvolti, questo
richiede l’allenamento ad un percorso che ci orienti ad apprendere tali strumenti, ad es
pensiamo ai gestionali o ai software sottoposti ad aggiornamento continuo;
- IT, nel caso di mansioni di programmatori e sviluppatori, mercato che presenta
un’elevata offerta di lavoro, ma poca domanda causa la difficoltà nel reperire tali abilità;
- Proattività, gestione emozioni, autonomia sono skills personali richieste dalle imprese
poiché utili nel caso del lavoro agile ma anche come approccio per cui l’azienda valuta
l’operato quotidiano delle risorse assunte in azienda.
Per “apprendere” la nuova cassetta degli attrezzi per il mercato del lavoro, il candidato
deve allontanarsi dalla propria zona di comfort.
Se hai sempre inviato CV ma ad oggi si rimane impantanati in attesa di risposta è utile
cambiare strategia, formazione per le nuove competenze (anche aggiornamento di quelle
apprese), proattività sui social sono utili per una ricerca attiva dell’azienda dove spendere
il proprio profilo professionale.
Per zona di comfort (concetto preso in prestito dalla psicologia), si intende un insieme di
abitudini, situazioni e luoghi in cui ci sentiamo a nostro agio. Fin quando restiamo in
questo luogo, tutto va bene e niente ci spaventa, ma questa zona può subire uno
stravolgimento come abbiamo visto in questi mesi di lockdown.
Uscire dalla zona di comfort è importante, se vogliamo superare le paure oppure le criticità
che si possono presentare, quindi si configura come strategia dove siamo capaci di
prevedere quali possano essere le soluzioni.
Abbandonarla non è facile, generalmente causa ansie e paure legate al nuovo.
Come cercare lavoro dopo il Covid - 19
Il Covid ha permesso l’implosione del digital, pertanto una prima strategia necessaria
prima di cercare una nuova occupazione o un primo impiego è quella di aggiornare le
abilità possedute, tramite corsi sia gratuiti che a pagamento.
La ricerca del lavoro passa per strumenti quale Linkedin, network professionale che
permette la crescita della propria rete professionale di contatti che proporsi direttamente
per le competenze possedute
Tale network deve essere ben utilizzato, non a caso si parla di bon – ton: aggiungere
contatti legati alla propria professione e l’invio personalizzato di un messaggio prima di
inviare la richiesta di collegamento.
Questo sta a significare essere concisi, sintetici e originali mostrando la motivazione per
cui un responsabile delle risorse umane, dovrebbe prenderti in considerazione
Una volta individuato il settore di pertinenza, è buona norma cercare le imprese su google
(https://www.guidamonaci.it), individuare il responsabile delle risorse umane a cui inviare il
proprio profilo in modalità video presentazione.
La video presentazione permette di mostrarsi come una persona pro - attiva, innovativa e
pro- digital, basta munirsi di ottima cam, abbigliamento curato e cercare di essere concisi
(massimo 5 minuti), in cui raccontare le ultime esperienze, le competenze possedute e la
motivazione che ha fatto scaturire la candidatura per quella realtà in particolare.
Far trapelare che si cerca impiego per soddisfazione dei beni di prima necessita, conduce
ad un de posizionamento della nostra immagine professionale, quindi bisogna fare un
analisi approfondita per cui si va alla ricerca su Linkedin di quel determinato responsabile
Il CV resta ancora uno degli strumenti per trovare lavoro, rispetto al vecchio “europass”, è
fondamentale crearne uno personale, dove riportare per primo le skills maturate, a cui si
arriva analizzando le esperienze lavorative.
Aspettare che la tempesta passi provoca solo una digressione delle nostre skills,
d'altronde i candidati in cerca di lavoro sono e saranno molti.
Formazione, digital e web sono le 3 parole che salveranno il mondo delle aziende, non
resta che rimboccare le maniche ed impegnarsi affinché le nuove abilità siano nostre.
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