Competenze e capacità nel processo di orientamento: autoanalisi per la loro individuazione
Competenze e capacità nel processo di orientamento: autoanalisi per la loro individuazione
Cosa sono le competenze? Come svilupparle nei CV?
Queste sono le domande che di solito mi pongono i candidati in cerca di prima occupazione
(sopratutto neolaureati o neodiplomati).
La difficoltà maggiore dei laureati di oggi, è legata sia all’autoindividuazione delle loro skills, che
nella loro espressione all'interno degli strumenti per la ricerca di lavoro, ne costituisce esempio un
colloquio piuttosto che un format di un CV dove non si ha la piena consapevolezza della differenza
tra competenze e capacità. Sono termini interscambiabili, la cui linea che li separa è sottile.
Le soft skills, comprendono la macroarea di competenze e capacità, per competenze si intende il
saper fare di una determina persona, maturata nel corso delle esperienze professionali, ma legata al
sapere, capacità e nozioni apprese durante tutto il ciclo di vita.
L’orientamento in Italia per quanto riguarda il mondo del lavoro, non ha reso una visione chiara
negli anni agli utenti nei percorsi di coaching per individuare le competenze spendibili nel mercato,
università e centri impiego si sono limitati alle giornate orientative piuttosto che alla stesura dei CV
pronti per l’uso.
Una buona attività di coaching prevede l’individuazione assieme al consulente delle competenze e
capacità possedute, previa valutazione del percorso formativo – professionale.
Pertanto non si può cercare lavoro in un percorso alla “cieca”, prima bisogna capire quali sono le
competenze, cosi nella seconda fase si possono usare per la ricerca del lavoro.
Competenze e capacità, cosa sono
Il concetto di competenza ha origine nella psicologia dell’orientamento, di cui molti studiosi ne
hanno elaborato una defizione.
Ad es, Mcllelland (1955), la definisce come un insieme di schemi cognitivi e comportamentali
operativi collegati al successo nel lavoro. Pertanto l’autore collega le competenze al successo negli
ambienti professionali. Altri studiosi come Spencer & Spencer (1993), definiscono la competenza
come “una caratteristica intrinseca individuale che è casualmente collegata ad una performance
efficace o superiore in una mansione e che viene misurata con dei criteri prestabiliti.
Recentemente lo studioso Pellerey (2002), definisce competenza “l’applicazione delle risorse
cognitive, emotive,relazionali, professionali e tecnologiche nei diversi contesti organizzativi.
Le competenze rimangono il prerequisito per accedere al mondo del lavoro, ancor più le soft skills
le cosiddette competenze trasversali.
Per competenza si definisce l’acquisizione di competenze,
capacità ed abilità, tale maturazione avviene nel periodo pre e post adolescenziale, in cui attori quali
il percorso formativo, la cerchia sociale costituisce elemento di fondamentale rilevanza
Sviscerando il concetto espresso, per conoscenza si intende il sapere che una persona acquisisce ed
applica nel corso delle esperienze.
La differenza tra conoscenza e competenze fa riferimento alla loro trasferibilità, le prime si, mentre
le seconde legate alla personalità
All'acquisizione delle competenze contribuiscono agenzie sociali quali la famiglia, la scuola, gli
amici, lo stesso ambiente lavorativo.
Nel campo lavorativo le competenze vanno allenate alla
formazione continua affinché si diventi professionisti esperti, ad es i medici hanno l’obbligo di
documentarsi per conoscere i nuovi metodi avanzati di cura.
Le competenze fondamentali da acquisire per entrare nel mercato del lavoro, in tema di
orientamento sono le soft skills, ossia abilità e capacità apprese in svariati contesti che ci si porta in
eredità per tutto il ciclo di vita ed trasferibili nei compiti e ruoli lavorativi. Possedere competenze
trasversali fa la differenza per ottenere prestazioni eccellenti
Le competenze trasversali determinano la modalità operativa di risoluzione dei problemi, tanto da
collegarsi alla proattività.
Quali sono le competenze trasversali fondamentali?
Leadership, comunicazione, proattività, intelligenza emotiva ( Vd qui per approfondimenti: https://
www.rubricamondolavoro.com/2020/06/la-proattivita-e-lintelligenza-emotiva.html ) empatia,
ascolto attivo, comunicazione.
Alle competenze trasversali per la permanenza nel mercato del lavoro si aggiungono le competenze
di base, ossia quelle conoscenze che si devono immagazzinare di continuo, oggi il mercato richiede
capacità digital, informatiche e linguistiche. Nel corso della sua evoluzione il mercato lavorativo,
abbandona alcune competenze, pensiamo a quelle puramente manuali degli artigiani post anni 50.
Al concetto di competenza si affianca l’abilità, idoneità di un soggetto a svolgere un determinato
ruolo o attività lavorativa
Difatti vede l’applicazione delle conoscenze apprese nel luogo di lavoro.
Le mansioni o il ruolo sono il banco di prova per le abilità, ad es: le analisi statistiche per i
matematici o una problema da risolvere in Excel, danno l’idoneità alle conoscenze apprese
precedentemente.
Le competenze applicate agli strumenti di ricerca lavoro
Una volta definite cosa si intende per competenza, la difficoltà sta nel trasferirle all'interno del CV.
Dobbiamo fare una distinzione tra competenze relazionali comunicative, professionali.
Per le prime si intendono quelle capacità di cui ne siamo in possesso attinenti alla sfera sociale
comunicativa, mentre per le seconde le capacità attinenti alla nostra professione
Quali sono?
Per quanto riguarda la comunicazione troviamo ad es relazione interpersonale, ascolto,
comprensione degli altri che ci circondano piuttosto che l’empatia, per quanto riguarda le seconde
ad es l’uso di software, o di supporti informatici piuttosto che conoscenze puramente tecniche
L’errore che fanno molti è di inventare competenze possedute indicandole nel CV, che in un
secondo momento viene fuori nei colloqui di lavoro con domande specifiche.
Pertanto la prima attività da compiere è analizzare tutte le esperienze formative (Corsi, diploma,
laurea) e in seguito se non si è neolaureati anche le esperienze professionali maturate: mansioni,
ruoli, vengono sviscerate per fare autoanalisi che ne permetta la loro pianificazione per
l’inserimento nei supporti di ricerca lavoro.
Nel CV Europass, andavano indicate in basso, mentre nei CV personalizzati di norma sotto i dati
anagrafici
Conclusioni
Il consulente dell’orientamento è un ruolo chiave in questo percorso di autonalisi, poiché aiuta la
persona in un percorso quale quello della conoscenza delle proprie skills. Questa attività rientra nel
bilancio di competenze, che di solito richiede un paio di incontri, oppure CV alla mano si
ricostruisce il proprio percorso
Competenze e capacità sono analizzabili dai leader sul campo: il comportamento, la reazione della
persona sono il banco di prova
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