L’orientamento professionale: trasformazione e nuove necessità
L’orientamento professionale: trasformazione e nuove necessità
L’orientamento scolastico e professionale dall'inizio della pandemia ha mutato volto, tutti
abbiamo visto i vari open day cancellati o rimandati (tranne qualcuno).
Il digital ha confermato che le modalità con cui venivano effettuate le attività orientative al
termine del percorso formativo erano erronee: brochure, visite guidate negli atenei piuttosto che
nelle imprese non bastano.
Questo è testimoniato dal mismatch di skills in cui oggi versa il
mercato italiano.
Mostrare alle nuove generazioni le competenze, capacità ruoli necessari ai nuovi mestieri è
fondamentale, per far questo occorre un nuovo mindset che cambi la stessa concezione di
orientamento, d'altronde le attività orientative non sono le stesse degli anni precedenti.
Brevi cenni all’orientamento professionale
L’orientamento professionale è una disciplina della psicologia, che ha per oggetto la guida, il
supporto dell’individuo verso il percorso scolastico e professionale.
I destinatari sono sia soggetti che hanno da poco o stanno per terminare il loro percorso
formativo oppure disoccupati che hanno perso il lavoro o individui che vogliono un supporto nel
processo di carriera.
Gli obiettivi di un percorso di orientamento pertanto sono individuare le qualità, competenze di
una persona ed misurarle con quelle richieste dal mercato.
L’orientamento accompagna tutta la nostra vita, poichè le scelte ci vedono sempre come
protagonisti.
Il termine orientamento, indica sia il processo socio psicologico che ogni individuo mette in atto
quando compie delle scelte, che le azioni compiute dagli operatori del settore (orientatori e
specialisti) per supportare taluni soggetti.
Il Professore Zaniello, docente di psicologia, definisce l’orientamento come un servizio utile
all’individuo affinché compia delle scelte scolastiche e professionali.
Don Bosco ai tempi parlava di orientamento, intendendo un metodo con cui la persona,
attraverso degli interventi mirati, veniva orientato ad una visione ottimistica della vita
Le ostilità che presenta l’orientamento sono legate alla poca consapevolezza delle capacità e
competenze possedute (sapere, saper fare, saper essere)
Tra gli strumenti usati per supportare la consapevolezza degli individui vi è il bilancio di
competenze, ancora usato oggi per gli assesment di selezione.
Attori e strumenti nel percorso di orientamento
Centri per l’impiego, agenzie del lavoro, psicologi ed educatori sono gli attori principali nel
processo di orientamento.
I centri per l’impiego sono enti pubblici che in materia di
orientamento, erogano i seguenti servizi:
- promozione di iniziative e interventi di politiche attive del lavoro sul territorio;
- coordinamento territoriale per informare in modo integrato sulle attività di formazione e
orientamento (professionale, avvio nuova impresa, incontro domanda e offerta).
Le agenzie del lavoro, hanno un ruolo fondamentale nel percorso di orientamento: stesura di
CV, colloqui di approfondimento testimoniano le metodologie adatte a supportare chi cerca
lavoro.
Parlando di competenze, gli attori coinvolti nella somministrazione di metodologie
orientative sono gli psicologi
In che modo può essere espletata l’attività di orientamento?
La maggior parte delle metodologie usate fanno parte del bilancio di competenze.
Il bilancio di competenze, è uno strumento che favorisce il reinserimento di individui fuoriusciti
dal mercato del lavoro.
Si contraddistingue per la consulenza orientativa, considerando l’analisi
delle competenze, come una possibilità per il soggetto di migliorare la propria professionalità sul
mercato del lavoro, avendo piena consapevolezza delle proprie competenze e motivazioni che
costruendo un progetto professionale.
Il percorso ha una durata minima di tre mesi, concludendosi con il documento di sintesi e del
portafoglio delle competenze del soggetto.
Il bilancio di competenze comprende vari strumenti e metodologie nel suo percorso, tra cui:
Test attitudinali, colloqui specialistici, tecniche autobiografiche per risalire alla presa di
consapevolezza.
Questi strumenti ad oggi sono poco usati soprattutto dai centri per l’impiego.
L’orientamento professionale ieri ed oggi
L’orientamento in Italia ha sempre coinvolto chi si apprestava ad entrare nel mondo scolastico,
liceale e Universitario, con una metodologia che non considerava il mercato lavorativo, ne sono
un esempio i numerosi iscritti alle facoltà umanistiche
Le scelte ci coinvolgono continuamente durante la nostra vita, pertanto il concetto di “carriera”
riguarda non soltanto il contesto scolastico ma anche quello professionale
Mancano servizi adeguati e strumenti che supportano gli individui che hanno perso il lavoro o si
apprestano a voler cambiare ruolo.
Dagli anni 70 ad oggi agli studenti è stato inculcato che l’aver scelto un percorso di studi, in
automatico significasse che al 100% avresti imparato quel mestiere.
Ma abbiamo visto negli
ultimi anni che non è cosi, competenze mancanti e aziende in cerca di personale qualificato ne
sono una testimonianza.
Se ieri il concetto di orientamento era pertanto basato su una staticità, oggi deve assumere i
connotati di un mindset flessibile.
Si stima che l’emergenza sanitaria porterà ad una richiesta
forte di professioni in ambito digital ed IT, competenze che tuttora mancano.
Le competenze ( saper fare, essere), devono orientarsi ad un inglobamento totale sia nella
parte soft che hard.
Si parla oggi a tal proposito di “contaminati”, ossia quei professionisti che hanno la curiosità di
imparare nuove competenze hard e soft, durante tutto il loro percorso di carriera lavorativa.
Un mindset del genere, richiede la presa di consapevolezza che non si finisce mai di imparare.
L’orientamento professionale: trasformazione e nuove necessità
Trasformazione e nuove necessità, è quello che oggi serve all’attività orientativa,
trasformazione perchè il digital è arrivato. Nelle ultime settimane ad es molti eventi di open day,
si sono trasferiti dalle sedi fisiche al mondo del web, a cui ancora non siamo pronti vista la
mancanza di competenze.
La formazione al digital, il mindset flessibile, sono pertanto le esigenze che oggi mancano
all’orientamento, confermandosi le nuove sfide
Se hai bisogno di supporto nell'attività orientativa, scrivimi: antonio.signorello@gmail.com
Antonio Signorello
HR Recruiter/HR Consultant
Phone: 3408530256
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